Bonds esteri...

Puntare sulle singole obbligazioni estere...che belle...cedole allettanti...mica fallira' quello stato...(come no...), mica fallira' quella azienda...(come no...), magari anche in valuta non euro, tanto per aggiungere ulteriore rischio specifico!!!
PS: per rischio specifico intendo rischio eliminabile a differenza del rischio sistemico.
Anche quando l'emittente e' solido se si tratta di valute di mercati emergenti le performances sono strettamente legate anche al cambio...ed il forex e' spesso materia oscura anche per gli addetti ai lavori, figurarsi per un fai-da-te-ista.
Se poi si arriva alla insolvibilita' dell'emittente (due soli esempi: Parmalat e Argentina) si finisce col perdere il capitale investito, altro che cedole allettanti.
Nel caso di piani di ristrutturazione del debito poi si aprono gorghi giuridici nei quali si entra ma non si sa quando e come si esce, class actions presenti e non.
L'ultimo caso e' di una societa' brasiliana e delle sue controllate, emittente di obbligazioni al pubblico retail e collocate dalle banche.
Nell'ultima proposta fatta ai loro obbligazionisti il gruppo in semi default prospetta un "haircut" del 70% (quindi - 70%) in cambio di nuove obbligazioni per il 35% del valore investito.
Chi vorra' essere ammesso al passivo dovra' trovare un avvocato brasiliano inviare i documenti, registrarli e remunerare il legale...facile no?
Una vera e propria via crucis...ma non era meglio comprare comparti obbligazionari corporate dei mercati emergenti e bypassare il rischio emittente?
Il gioco e' valso la candela? Non sembrerebbe...
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