Gli indici di mercato
Esiste una vasta gamma di indici di mercato, usati come benchmarks per il risparmio gestito, ognuno dei quali è costituito da una particolare categoria di attività finanziarie con le medesime caratteristiche (classe di strumenti finanziari, settore geografico, settore industriale e nel caso degli indici obbligazionari anche durata, rating, emittente).
L’indice ha quindi il compito di misurare costantemente e unitariamente l’andamento dei titoli sottostanti, in questo modo l’investitore ha la possibilità di comprendere il trend del settore e fare un confronto tra il singolo titolo e la media del suo settore (dato dal valore dell’indice), oppure tra un fondo e l’indice a lui piu’ confrontabile e giustamente paragonabile.
Piccola nota: confrontare significa valutare il rendimento e anche il rischio...un fondo potrebbe aver avuto minor rendimento del benchmark ma anche essere stato meno volatile...o viceversa...aver avuto maggior rendimento con un pizzico di volatilita’ in piu’,...ci puo’ stare,...e ricordiamoci che gli indici non pagano le imposte sulle plusvalenze come i fondi!!!
L’indice di mercato normalmente è espresso tramite un numero che esprime il valore del paniere di titoli in un determinato periodo di tempo. I titoli però all’interno dell’indice possono avere un peso diverso. In base a come viene calcolato il peso dei singoli titoli all’interno del paniere, si distinguono quindi gli indici "value weighted" e gli indici "equally weighted".
Gli indici cosiddetti "value weighted", sono così denominati poiché ciascun titolo presente nel paniere ha un peso sull’indice, proporzionale alla propria capitalizzazione di borsa.
La capitalizzazione di borsa di un titolo è ottenuta moltiplicando il numero di azioni di una società per il prezzo di mercato dell’azione stessa. Per questa ragione gli indici value weighted sono spesso modificati in seguito alle diverse operazioni sul capitale che possono avvenire in una società (frazionamenti, raggruppamenti, scissioni, pagamento di dividendi straordinari, nuove ipo, etc).
Per costruzione, l’indice value weighted è maggiormente investito in società ad alta capitalizzazione e meno in quelle a bassa capitalizzazione, in questo modo l’indice è ponderato per la dimensione aziendale e quindi anche per la sua importanza (non e’ un caso quindi che il MSCI World abbia piu’ della meta’ del paniere concentrata sul mercato nord americano).
La maggior parte dei titoli mondiali, e quindi anche la maggior parte degli indici utilizzati come benchmark dai fondi comuni, sono calcolati con la metodologia value weighetd. Per citare alcuni esempi, ricordiamo il S&P 500 (indice statunitense), il FTSE MIB (indice italiano), il CAC 40 (indice francese), il DAX 30 (indice tedesco) ed il TOPIX (indice giapponese).
Gli indici equally weighted, tradotto letteralmente in indici "ugualmente pesati", sono costruiti in modo tale che ciascun titolo all’interno del paniere pesi allo stesso modo. Ciò non significa acquistare lo stesso numero di azioni bensì significa acquistare azioni per il medesimo controvalore;
Ciò è possibile solo perché l’indice esprime un paniere teorico e non effettivo. Pertanto il valore di un indice equally weighted esprime la media aritmetica delle variazioni di ciascun titolo presente nel paniere.
Gli indici value weighted invece si differenziano dai precedenti poiché ogni titolo pesa sull’indice in base alla propria capitalizzazione di borsa. Generalmente i fondi comuni d’investimento non utilizzano indici equally weighted come benchmarks per le proprie performances, ma sono giustamente preferiti da questi gli indici value weighted.
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