Una strategia azionaria per il 2020...

Il solito annoso problema del market timing: cosa fare ora dopo diversi anni di mercati azionari "bullish"?
E su che settore/area geografica "puntare"?
Per chi vuole aumentare la componente azionaria di portafoglio o per chi ancora ne è sprovvisto per sue ragioni, ma ha paura dell'errato timing (che purtroppo si scopre a cose ormai avvenute...) un'idea che sto proponendo alla clientela è quella di un approccio "diversificato" nel tempo, attraverso un piano programmato della durata suggerita di 36 mesi con acquisti su base mensile e con l'accorgimento, attraverso uno stretto monitoraggio dell'evoluzione del valore della quota, di eventualmente concentrare gli acquisti semmai ci dovessero essere delle correzioni nel durante di una certa "magnitudo" (si può identificare per esempio oltre un - 5/10% rispetto al nav dell'acquisto precedente - questo range di osservazione/operatività lo si stabilirà insieme al singolo cliente).
Tutto questo senza "puntare" su una precisa area geografica o settoriale, ma su un comparto azionario globale, onde evitare un'inutile concentrazione del rischio che potrebbe risultare inefficace, ma traendo beneficio dalla estrema diversificazione, su un comparto a mio modesto parere a forte vocazione attiva (con un elevato "active share"), ma con un efficiente rapporto rischio/rendimento ottenuto su orizzonti temporali di medio lungo periodo; insomma, un comparto con una certa "anzianità di servizio".
Così si bypasserà il problema del timing di entrata (sfruttando le future correzioni a proprio vantaggio) ed il problema di una non necessaria, per questa precisa strategia, concentrazione del rischio.
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