Ma chi è il "gestore delegato"?
Capita a volte che ci si trovi con il cliente in sede di allocazione/riallocazione dei suoi assets finanziario-mobiliari a proporre e valutare l’inserimento in portafoglio di un fondo/sicav la cui gestione sia “in delega” presso altro gestore.
Succede soprattutto con i fondi di casa, dove magari l’expertise su alcuni mercati di nicchia è meglio trovarla direttamente fuori rispetto che crearla dal nulla o quasi in casa propria, per mille ragioni, tra cui il superiore know-how acquisito, la presenza sul territorio (ex: fondo azionario indonesiano specializzato nelle small cap), i minori costi rispetto alla creazione di una struttura ex novo, ecc.
Se si dovesse definire il gestore delegato, si potrebbe dire che è l’intermediario finanziario abilitato a prestare servizi di gestione di patrimoni, il quale gestisce, anche in modo parziale, il patrimonio di un Oicr (cioè di un fondo comune d’investimento o di una sicav) sulla base di una specifica delega ricevuta dalla società di gestione del risparmio in ottemperanza ai criteri definiti nella delega stessa.
Quindi, si tratta della decisione che alcune società di gestione adottano per far gestire un proprio fondo a un gestore esterno selezionato in base a una specifica e comprovata nel tempo esperienza in un mercato finanziario o in una categoria/strategia d’investimento.
Mi spiego con un esempio.
Ipotizziamo che una società di gestione italiana desideri offrire alla propria clientela un fondo orientato sulle piccole e medie imprese asiatiche quotate nei mercati Far East, ma che non disponga delle conoscenze specifiche di questi listini azionari né abbia una sede operativa nell’estremo oriente (vedi l’esempio che ho fatto prima sul mercato azionario small cap indonesiano).
Può, allora, decidere di selezionare un gestore specializzato sulle small cap del pacifico che nel tempo (di solito almeno dai 3 ai 5 anni) abbia dimostrato performances competitive, un rigoroso controllo dei rischi di portafoglio (var, maximum drawdowns, ecc,...) e una chiaro rigore nelle scelte operative.
E’ anche vero che, nel caso della società per cui lavoro, la struttura consolidata da due decenni di architettura aperta mi consente di selezionare tra innumerevoli asset managers terzi gli skills su determinati settori geografici, asset classes, strategie alternative, settori merceologici-industriali.
Il ricorso ai fondi in delega è più tipico delle strutture ancora quasi esclusivamente monobrand in cui il diretto acquisto presso case terze non è ancora sviluppato per svariate ragioni.
Nel caso vi venga proposto un fondo in delega gestionale sinceratevi della bontà della società di gestione delegata e della possibilità di avere dei dati relativi alle competenze specifiche che giustificano la delega in oggetto.
E buon investimento!
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