Ancora sulla diversificazione...
Il risultato di questo portafoglio sara' influenzato principalmente dalle sorti di questi due emittenti (una societa' italiana ed un governo di un paese latino americano, due rischi specifici).
Concentrando gli investimenti in singoli titoli ci si espone ad un rischio non controllabile da un normale investitore; qui il rischio diventa incertezza. Il rischio e' misurabile (var, ecc...), l'incertezza no, richiede scongiuri ed amuleti.
Nessun risparmiatore comune dovrebbe avere un portafoglio il cui andamento sia troppo legato alle singole sorti dei singoli emittenti, qui in default ci andiamo anche noi se e' il caso...
Mia modesta opinione, se si hanno in portafoglio singoli titoli per una parte superiore al 2-5% stiamo correndo un rischio eccessivo e non giustificato.
Vogliamo slegarci dalle sorti dei singoli emittenti? Compriamo fondi, sicav, ecc...strumenti del risparmio gestito.
Ma non basta, occorre inserire nel portafoglio strumenti finanziari con drivers di rendimento diversi, che aumentino di valore nelle diverse fasi del ciclo economico per eventualmente compensare gli altri al momento penalizzati.
Qui entriamo nel campo della diversificazione efficiente, delle correlazioni e delle decorrelazioni tra comparti e la matrice delle correlazioni e' uno strumento imprescindibile in questa fase.
Monetario (diversi monetari), obbigazionario (diversi obbligazionari), azionario (diversi azionari), alternatives, multi assets, bilanciati, materie prime, ecc...
Le fondamenta di un portafoglio solido sono costituite da una diversificazione efficiente: il 90% della performance di un portafoglio puo' essere spiegata dall'asset allocation iniziale, e questo lo dice un libro fondamentale per i consulenti finanziari: Asset allocation di Roger Gibson.
L'asset allocation e' la decisione piu' importante per un portafoglio...parleremo prossimamente di asset allocation strategica, tattica e dinamica.
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