I mercati obbligazionari nel 2018

Questa flessibilita' sara' imperniata su basse durations di portafoglio, su pochi governativi area euro ma su comparti legati all'inflazione, sulla massima diversificazione per emittente e per aree geografiche.
Alcuni fattori macroeconomici impongono questo: l'imposizione dei dazi usa e la fine delle politiche monetarie super espansive porteranno ad un aumento della volatilita' sull'obbligazionario.
I dazi annunciati da Trump alimenteranno l'inflazione e di conseguenza le banche centrali potrebbero decidere di adeguarsi a questi cambiamenti con un aumento dei tassi.
Quindi basse durations nel fisso, comparti floating rate legati all'inflazione, pochi governativi e maggiori corporate, obbligazioni convertibili molto correlate storicamente ai rialzi azionari ed anche una buona percentuale di emerging markets bonds.
Comparti legati all'inflazione possono essere di aiuto al portafoglio in un momento dove sono attesi aumenti del carovita soprattutto in america ed i dazi molto probabilmente accentueranno questa spirale al rialzo.
Obbligazioni dei mercati emergenti sia in valuta locale che "hedgiate"...(coperte dal rischio cambio)...perche? Perche molti paesi emerging presentano ormai bilanci e crescite migliori delle nazioni sviluppate!
In quale modalita' tutto questo?
Singoli titoli significa concentrare il rischio e diversificare poco o niente, considerando il fatto anche che alcune emissioni richiedono importi minimi richiesti di una certa rilevanza, e che alcuni mercati sono ancora poco liquidi per il piccolo investitore.
Chi vuole diversificare, quindi, con l'aiuto di un buon consulente finanziario, deve affidarsi al mondo del gestito (fondi, sicav, ecc....) diversificando per gestori/societa' di gestione: la stessa tipologia di fondo puo' avere rendimento e volatilita' diverse per molteplici ragioni, andra' fatto un attento fund picking monitorato nel tempo.
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