Investire nei mercati emergenti
Intanto ormai il 58% della crescita mondiale (leggete bene...piu' della meta') e' generato dai mercati emergenti le cui esportazioni, per il 55% (leggete bene...ancora piu' della meta'), e' destinato ad altri mercati emergenti e non alle economie sviluppate.
Che vuol dire? Che oggi gli emerging markets sono molto meno vulnerabili agli shocks esterni generati dalle economie sviluppate (esempio di questi giorni?...I dazi americani).
L'acronimo Bric riguarda quattro paesi: Brasile, Russia, India e Cina.
Bene, il Brasile esporta verso i mercati sviluppati il 35%, la Russia il 42%, l'India il 40% e la Cina il 44%: quindi tutte e quattro le realta' esportano ormai per la maggior parte all'interno dell'area emerging markets, il loro indice di indipendenza aumenta!
Vogliamo parlare della qualita' del credito obbligazionario e dei rendimenti medi obbligazionari confrontati con quelli delle aree piu' sviluppate?
Si va da un rating di A- del Messico con ritorni medi del 7,2% ad un rating BBB- dell'Indonesia con ritorni medi del 6,7%...un bond americano con rating AA paga il 2,1%, un bond giapponese con rating A+ paga lo 0,2%...lasciamo stare i nostri btp...
E' evidente che verranno presi in considerazione fondi che investono in mercati emergenti con fondamentali forti e rating non preoccupanti: inoltre le diverse politiche e riforme andranno prevedibilmente nel tempo ad abbassare la curva dei tassi ed a rivalutare le emissioni gia' sul mercato come e' successo anche da noi.
Il rating creditizio sovrano (emissioni governative per intenderci) degli emerging markets e' molto migliorato negli ultimi 15 anni, passando da un BB- ad un BB +, ed inoltre questi mercati non sono piu' solo trainati dalle materie prime e dall'energia, ma maggiormente dai consumi interni e dal settore informatico...l'emersione e' molto evidente in questo dato.
Se parliamo dell'effetto diversificazione/decorrelazione facciamo bene attenzione anche a questo dato: l'obbligazionario mercati emergenti negli ultimi 10 anni ha avuto una correlazione molto bassa con il mercato obbligazionario governativo e corporate mondiale, si va dallo 0,25 allo 0,43 di correlazione; per quel che riguarda l'azionario negli ultimi trent'anni l'equity emerging market ha surclassato l'azionario globale, al prezzo, certo, di una maggiore volatilita', come succede anche per il mondo bond.
Un particolare discorso andra' fatto sulla coperura dal rischio cambio o no, dipende ed andra' valutato con il cliente.
Il problema e' un altro: rispettando il proprio profilo di rischio...ma non sara' nel tempo piu' rischioso e meno lungimirante non aver avuto nella propria asset allocation una parte di questa importante componente mobiliare?
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