Breve storia del Dow Jones....

Attraverso i valori di questo indice abbinati alle corrispettive date magari capiamo la reale volatilita' dei mercati azionari, i relativi tempi di recupero dai minimi, le forti correzioni, ecc...
Non sono esempi, e' la storia, anche se potrebbe non ripetersi nelle stesse misure e tempistiche, ci mancherebbe...prendetelo come un test per misurare "a pelle" cosa sentite.
Ai tempi dell'attacco delle torri gemelle (in un giorno perse fino al 14%) il Dow quotava 8.200...nell'estate del 2002 l'indice si era ripreso a 12.737.
L'ottobre 2002 dopo quotava 7.286...cinque anni dopo (2007) quotava 16.521.
Il 9 marzo del 2009 quotava invece 6.547 !...Il 26 gennaio scorso il Dow Jones era a 26.616.
Allora, alcune considerazioni: intanto comprare quando le cose sembrano andare male paga, molto meno il contrario, cioe' quando i mercati sono sovravalutati, ma soprattutto paga darsi un orizzonte temporale di un certo tipo: dal 2002 al 2017 la performance, con tutte le forti correzioni nel durante, e' del +109% (raddoppio del capitale investito; se avessimo comprato qualcosa ai minimi del marzo 2009 oggi avremmo una performance del + 306%.
Attenzione, nessuno e' mago nel market timing, ma qui vince chi e' lungimirante e chi non si fa prendere dal panico e la dimostrazione e' una: chi investe nell'azionario deve avere un orizzonte temporale di medio lungo periodo unitamente ad una accettazione della volatilita' medio alta...e stiamo parlando dell'indice Dow Jones, non dell'indice azionario di una piccola nazione di qualche mercato emergente...
L'altra lezione: avere la possibilita' di mediare nel tempo aiuta parecchio, ed i piani di accumulo ci sono molto di aiuto perche comprano sempre a prezzi diversi, mediando cosi' il prezzo medio di carico, ed andando a comprare in maniera sistematica anche quando la nostra pancia direbbe di no...
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