Assicurare il "capitale umano"...

Trasferire determinati rischi su un terzo soggetto, come una compagnia di assicurazione, potrà sicuramente permettere di gestire meglio il proprio portafoglio mobiliare, andando a diminuire troppe componenti prudenziali detenute proprio per affrontare quel tipo di rischi.
Ogni caso e' un caso a se', d'accordo, ma vorrei accennare a tre strumenti che possono venire in aiuto in molti casi.
In primis la polizza TCM, temporanea caso morte, che può aiutare nel caso di impegni finanziari che potrebbero mettere a repentaglio il tenore di vita dei famigliari in caso di premorienza del produttore di reddito.
Ma anche le forme assicurative a vita intera e le unit linked, che offrono la completa esenzione dalle imposte di successione generando nel contempo risultati finanziari come i fondi e le sicav.
Ricordo che al momento abbiamo le aliquote più basse per quello che riguarda le imposte di successione, ma potrebbe non durare...
Infine magari una polizza LTC, ancora poco utilizzate da noi (long term care), nel caso il cliente voglia coprirsi dalla non autosufficienza futura attraverso una rendita.
Per pura curiosità il "capitale umano" sopra citato e' l'espressione burocratica con la quale le assicurazioni calcolano, in base a parametri attuariali/demografici/economici il "giusto" prezzo di una vita...
In alcune situazioni valorizzare questa parola potrebbe davvero fare la differenza, per noi e per i nostri cari.
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