L'abbinata vincente

I dati statistici di lungo periodo dell’indice azionario S&P 500 americano parlano chiaro: dal 1949, l’indice azionario ha registrato nove episodi con un calo del 20% o più. Nonostante la flessione media di questi cicli (pari al -33%) possa essere fastidiosa da sopportare da parte di coloro che risultano esposti sull’equity perdere una parte del rendimento medio del successivo ciclo di rialzo del mercato (pari in media al +268%) e’ sicuramente peggio...e questo lo dico ai presunti maghi del market timing...quelli che pretendono di entrare ai minimi ed uscire ai massimi del mercato, roba da oracolo di Delfi, per intenderci.
Dal momento che non è possibile prevedere quale andamento assumerà il mercato nel breve termine, (neanche un team di gestione ci riesce al 100%) quello che un investitore consapevole può ragionevolmente mettere in pratica consiste nel selezionare comparti/fondi/prodotti di risparmio gestito efficienti ed efficaci per i propri obiettivi economico-finanziari affiancato da un serio professionista della consulenza finanziaria iscritto all’albo.
Altrettanto importante, in affiancamento alla costruzione di soluzioni efficaci ed efficienti, soprattutto nel corso dei periodi di volatilità, sara’ anche controllare le proprie emozioni. Un esercizio difficile da mettere in pratica sia nelle fasi rialziste (quando si rischia di essere contagiati dall’euforia) e sia in quelle ribassiste (quando invece si è trascinati dal panico). Riuscire a dominare le emozioni costituisce però uno dei maggiori fattori di successo per la creazione di ricchezza nel tempo. Concentrarsi sui fondamentali, effettuare una buona asset allocation e mantenere un portafoglio bilanciato e molto diversificato con un orizzonte di medio lungo termine è il miglior approccio, e sempre lo sara’.
Gli investitori di medio lungo periodo (conosco solo quelli, gli altri si chiamano in maniera differente...speculatori, traders, scalpers, ecc...) con un piano di investimento strutturato e gestito nel durante dovrebbero vedere un eventuale ritorno della volatilità come un’opportunità e non come una fonte di preoccupazione, soprattutto se accanto ad investimenti in unica soluzione siamo andati ad abbinare a questi un piano di accumulo che benefici della nervosita’ dei listini e che compri anche quando la nostra "pancia" assolutamente non comprerebbe!
Un programma di investimento regolare e mantenuto negli anni può infatti ridurre ai minimi termini la componente emozionale ed evitare i classici errori del fai da te improvvisato. È vero che una strategia d’investimento di questo tipo non è una garanzia di profitto e di protezione contro le perdite. Ma è altrettanto vero gli investitori farebbero bene a rimanere investiti anche quando i prezzi dell’azionario stanno diminuendo/correggendo, perche’ poi si porra’ il problema dell'eventuale rientro (il solito imprevedibile market timing).
E’ pero’ altrettanto vero che, in caso di evidenti ed importanti plusvalenze accumulate nel tempo, possa essere saggia cosa ribilanciare la nostra asset allocation andando a consolidare l’extra rendimento ottenuto, questo e’ fuor di dubbio.
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