La tolleranza al rischio
Confrontarsi con rischi/volatilita' troppo elevate (elevato in questo caso e' un termine soggettivo) superiori alle proprie capacita' "sopportative" puo' portare a risultati molto negativi.
Ma non per colpa dei mercati, questi saliranno e scenderanno come sempre...
Tipico e' il caso di chi, preso dal panico, vende dopo una correzione del mercato, realizzando forti perdite...sara' mica colpa del mercato...e' per quello che esplicitare il Var di ogni operazione fa rendere consapevole il cliente di cosa si sta facendo...ma ex ante!!!
Quindi, valutare adeguatamente la propria tolleranza al rischio/volatilita' e' necessario per evitare mosse di market timing a dir poco deleterie...
Come farlo? Beh, ci sono molte misure del rischio che ci possono aiutare ex ante, una di queste e' il Var che esplicita al 95% di confidenza la perdita potenziale massima che potrebbe avere il nostro investimento/portafoglio su base trimestrale...per annualizzare il dato la misura deve essere circa raddoppiata.
Ma anche quelli che io definisco in termini automobilistici i "crash tests" ci possono aiutare. Facciamo degli esempi.
Orizzonte temporale un anno.
Potrebbe essere considerata bassa tolleranza al rischio una perdita max del 5% in un anno (var trimestrale vicino al 2,5).
Potrebbe essere considerata media tolleranza al rischio una max perdita annua compresa tra il 6 ed il 15% in un anno (da var trimestrale 3% a var trimestrale 7,5%).
Potrebbe essere considerata alta tolleranza al rischio una max perdita compresa tra il 16% al 30% in un anno (da var trimestrale 8% a var trimestrale 15%).
In realta' nel medesimo patrimonio del cliente sarebbe cosa assennata conoscere ogni singolo var per dare ad ognuno dei miei investimenti/portafogli il suo giusto orizzonte temporale ed il suo obiettivo di rendimento.
Darsi una strategia conoscendo ex ante cosa andiamo a sottoscrivere aiuta ad evitare quelle decisioni di pancia che, credetemi, sono cattive consigliere.
Sto parlando sempre di portafogli altamente diversificati e creati sulle specifiche esigenze personali del cliente.
Chi invece si dedica alla speculazione ed al trading/scalping segue logiche diverse e si spera abbia tolleranze alle volatilita' dei mercati ben piu' fredde e solide.
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