L'home country bias...

Dato che sono italiano e vivo in Italia il mio portafoglio e' italiano. Ma no! Non lo fanno gli americani che sicuramente capitalizzano di piu del suolo italico, e lo dobbiamo fare noi???
Eppure in ancora tantissimi casi e' così, soprattutto se il portafoglio e' prevalentemente concentrato sul risparmio amministrato. E, quindi, giocoforza mi ritrovo concentrato su un paese che rappresenta una piccolissima fetta del paniere mondiale delle emissioni obbligazionarie ed azionarie.
Non sto parlando di stare a benchmark con il MSCI WORLD, perchè vorrebbe dire ritrovarmi con un portafoglio bello pesato sugli Stati Uniti (che male poi non dovrebbe fare, a parte le valutazioni odierne azionarie). Ma almeno prendere in considerazione che nel mondo i pesi economici sono altri e che la diversificazione passa anche attraverso un "Passport to profits" di cui parlava tanto il mitico gestore della Templeton Mark Mobius, guru dei mercati emergenti, oggi mi dicono ritiratosi in pensione per motivi di eta'...gran bel libro...ve lo consiglio.
Oggi sul Sole 24 ore si parla di Cina:
"In termini di parita' di potere di acquisto l'anno scorso la Cina ha creato un'economia equivalente a quella del Canada, ha calcolato un report di ANZ Bank, sulla scia di un rialzo nominale del Pil dell'11,2 % (12.860 miliardi di dollari)
Le occasioni si spostano da una parte all'altra del pianeta nel tempo. Oggi, per esempio, il Giappone sta rinascendo dopo anni di flat line...
Buon fine settimana a tutti
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