Prendiamo le misure!
Avere degli obiettivi di capitalizzazione con orizzonti temporali ben definiti necessita però l'avere anche presente il rendimento composto annuo potenziale (chiamiamolo la velocità di crescita del nostro portafoglio) e la misura in percentuale del necessario recupero delle potenziali correzioni che potremmo accusare durante il nostro percorso intrapreso per raggiungere il risultato finale sperato/programmato.
La regola del 72 dice che ci vogliono 72 anni per raddoppiare il capitale all'interesse composto annuo dell'1%,questo per avvertire i troppo prudenti. Praticamente il raddoppio del capitale lo vedrebbero gli eredi e neanche al momento della successione.
Viaggiando al 4% annuo composto per il raddoppio ci vorrebbero comunque 18 anni, l'orizzonte temporale perfetto per chi diventa genitore e vuole creare un capitale per il figlio nascituro. Un capitale investito al 10% annuo composto raddoppia in 7,2 anni!
Vediamo una semplice tabella:
rendimento 25% annuo composto anni per raddoppio 2,88
15 % 4,80
10% 7,20
8% 9
7% 10,20
5% 14,40
3% 24
Diciamo pure che dal 25% al 10% ci deve proprio andare bene se in quei pochi anni riusciamo a portare a casa quel rendimento composto annuo più siamo volatili più ci dovremo aspettare decise correzioni nel durante; e quindi? Che risultato dovremmo ottenere nel caso ci capitasse questo evento sempre più probabile più ci andremo ad esporre alle volatilita' potenziali del nostro portafoglio?
Ricordo un caso di un cliente che su un titolo azionario italiano comprato da lui ebbe purtroppo una correzione dell'80%, e gli feci cortesemente notare che per recuperare questa minus avrebbe dovuto ottenere un +400%.
Prendiamo le misure anche su questi eventi che potrebbero rovinare i nostri piani, per questo vanno utilizzate con il cliente le misure del rischio come il Var, il Maximum Drawdown, ecc.
Correzione 80% recupero necessario +400%
50% +100%
30% +43%
20% +25%
10% +12%
5% +5,5%
Capite ora perché si parla e giustamente di corretto orizzonte temporale?
Per entrambi i motivi per avere a disposizione un ragionevole tempo onde ottenere il capitale atteso e contemporaneamente riuscire ad assorbire in tempi adeguati le eventuali correzioni che potrebbero accadere; e' evidente che nel durante un presente monitoraggio ed un adeguato dinamismo decisionale potranno comunque fare la differenza.
Riguardo invece il Recovery Period (il tempo necessario per il recupero) evidentemente non ci sono tabelle di calcolo, in questo caso consiglio di farvi vedere da un buon consulente finanziario esempi concreti di recovery periods su fondi/etf per farvi un'idea, ma sarebbe comunque indicativa, la storia potrebbe non ripetersi, come anche succede nel guardare esclusivamente ai rendimenti passati ma anche questi comunque aiutano a meglio prendere le misure.
La matematica non e' un'opinione ma aiuta in molti casi a decidere meglio!
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