Il ritorno della volatilità

Venerdì 9 febbraio tale indicatore ha rivisto quota 40 punti e nei giorni scorsi ha avuto picchi fino a 50 punti...un anno fa viaggiava sugli 11,45 punti...
La volatilità non è prevedibile e non presenta andamenti ciclici come le economie, quindi la tempistica delle sue recrudescenze/normalizzazioni non è standardizzata.
Risulta difficile fare previsioni sulla durata delle sue tensioni, che in passato sono durate anche circa otto mesi (periodo 2008-2009).
Il Vix misura le oscillazioni dei mercati e negli scorsi anni con la crescita costante ha avuto movimenti molto composti...ma può succedere il contrario quando i prezzi scendono rapidamente.
Vorrei però fare un appunto: dando per scontato che nella nostra vita di investitori/consulenti avremo a che fare con svariati periodi di diverse volatilità, un antidoto per non peggiorare le cose sarà non farsi prendere dal panico e smontare tutte le posizioni nel bel mezzo delle correzioni!!
Non è possibile leggere ancora che in una settimana ci sono stati 30 miliardi di deflussi dai fondi azionari, oltretutto strumenti di sicuro non creati per il trading...
Tralasciando le vendite automatizzate (algoritmi, trading systems, ecc...) ci sarà stato chi ha voluto prendere profitto dopo tanti anni...magari aspettando anche troppo...(avidità)...ma facendo bene, ci mancherebbe.
Ma ci sarà anche stato chi, magari entrato da poco ed in maniera pesante, ha preso paura (panico) ed ha smontato tutto, magari incassando anche delle perdite.
Siamo alle solite: una corretta pianificazione finanziaria costruita e gestita secondo le caratteristiche esclusive del cliente non potrà mai portare ad atteggiamenti e situazioni di alta tensione sicuramente più vicine all'approccio speculativo.
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