Correzione o inversione di tendenza?

Sento da un telegiornale ieri sera: "bruciati in un sol giorno tot. miliardi"...bruciati??? Ma è un termine sbagliatissimo che da l'idea, erronea, che questi valori mai più torneranno...bruciati.
Non dicono contemporaneamente che quella correzione rappresenta una esigua parte di un crescere delle quotazioni sui mercati azionari che dura da parecchi anni...creati tot. miliardi, ecco!
Ma cosa e' successo? Quello che succede sempre....i mercati mica salgono e basta...
I mercati azionari hanno registrato una inversione a febbraio 2018 dopo aver inanellato una sequenza di massimi storici...ancora oggi economisti e gestori vedono una opportunità di acquisto e non di vendita.
Una modesta risalita dell'inflazione in America ha spinto al rialzo i rendimenti dei titoli governativi a 10 anni (t bond): questo ha innescato l'ansia degli investitori innescando una rapida inversione dei trading systems gestiti perlopiu' da algoritmi finanziari nell'ottica di take profit.
Ma il ciclo economico risulta ad oggi ancora stabile ed il calo viene visto come opportunità, non pericolo.
Una vera inversione del trend di mercato richiede un peggioramento delle economie ed un aggravarsi della volatilità che ad oggi non sussiste.
Anzi, in questi regimi di bassa volatilità le correzioni dei mercati azionari solitamente sono brevi ed i recuperi piuttosto rapidi.
Fatto sta che viene prevista anche per quest'anno una crescita globale sincronizzata non solo proveniente dagli Stati Uniti ma anche dalla Cina (mercati emergenti a seguire) ed Europa.
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