Inflazione ed inflazione "core"
Di conseguenza l'inflazione e' anche erosione del potere di acquisto dei consumatori/risparmiatori/investitori, come gia' scrissi in un precedente articolo dove definii l'inflazione una tassa nascosta che erode il potere di acquisto della liquidita'.
Invece l'inflazione "core" e' la misura dell'andamento medio dei prezzi che non tiene conto dei beni relativi all'energia ed agli alimentari.
Quindi, l'inflazione complessiva (non "core") quest'anno potrebbe arrivare al 2% semplicemente trainata da un rialzo del prezzo del petrolio sopra i 70 usd attuali.
Ma alla Bce interessa l'inflazione "core" , ed una risalita di questa al 2% pare al momento poco probabile a dispetto del momento economico che stiamo vivendo.
Per quale ragione? Sicccome questa inflazione segue molto il ciclo economico la voce "salari" influisce molto su questa.
Nonostante il ciclo economico in espansione al momento le pressioni ad aumenti salariali sono nell'eurozona abbastanza modeste, a differenza di quello che sta succedendo in America.
Anche con una diminuzione della disoccupazione la mancata risposta dei salari dipende dalla qualita' dell'occupazione sottostante: aumento del lavoro part time involontario e del precariato.
Nel caso dovessero invece venire col tempo riassorbite/integrate stabilmente queste forze lavoro allora si potra' avere un graduale aumento dei salari anche da noi (eurozona).
Al momento abbiamo un tasso di occupazione, come si potrebbe dire...sottostimato?
A parte la Germania, in paesi come Italia e Spagna i salari rimarranno ancora bassi data l'elevata disoccupazione: e' per questo che la politica monetaria accomodante della Bce verra' al momento molto presumibilmente mantenuta.
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