Mediare il prezzo di carico
Quando si possiede una posizione in perdita, mediare al ribasso consiste nell'acquistare altre posizioni/quote con lo scopo di abbassare il prezzo medio di carico.
La logica alla base di questa operazione sarebbe la seguente: abbassando il prezzo di carico, basta un rimbalzo per tornare a pareggio e vendere finalmente tutte le azioni possedute in portafoglio, senza accusare una perdita!...Facile no?
Un esempio di mediare al ribasso: dopo aver acquistato le azioni X a 10 €, il titolo inizia una fase ribassista e l'investitore ne acquista altre, prima a 7 €, poi a 5 €, quindi a 4 € e infine a 2 €...end of the game.
Mediare al ribasso è una pratica vecchia come il mondo e veniva spesso divulgata nei borsini delle banche dall'impiegato gestore (abuso di titolo professionale, attenzione) esperto di turno, ma nella realtà è una pratica che quasi sempre peggiora la situazione finanziaria dell’investitore andando contemporaneamente nel tempo a sbilanciare la sua asset allocation.
Mediare al ribasso un titolo significa continuare ad investire in un titolo impostato al ribasso e che si muove nella direzione opposta a quella desiderata...non si sa quando finira'...mi viene in mente il gioco del lotto quando uno continua a giocare sempre gli stessi numeri e questi non escono mai, e ci interstardisce al massacro...
Nella vita reale nessuna persona continuerebbe a puntare su un cavallo malconcio; invece nel trading azionario puntare sul ronzino che non vincerà mai è una pratica molto diffusa...ho conosciuto persone che hanno perso cifre importanti seguendo questa logica spesso ingannatrice.
Mediare al ribasso una azione significa aumentare l'importo investito in una posizione in perdita con la conseguenza di aumentare l’importo in sofferenza in portafoglio.
Mediare al ribasso una azione significa anche aumentare l'esposizione su un singolo titolo, si sbilancia il portafoglio, si amplifica il rischio concentrazione e si aumenta in maniera inefficace il rischio.
Mediare al ribasso una azione mantiene bloccato il capitale per un lungo periodo mentre, in alternativa, si potrebbero investire i soldi in altri strumenti finanziari (ad esempio obbligazioni, fondi, ecc) che permetterebbero di porre fine alla perdita e di iniziare a recuperare su altri lidi piu' profittevoli. In alternativa al mediare al ribasso, sarebbe più saggio valutare di diversificare su altre asset classes correlate negativamente, in modo da diminuire la volatilità ed il rischio di portafoglio. Mediare al ribasso può essere una pratica da prendere in considerazione solo quando il titolo ha già invertito la propria tendenza e si trova nuovamente impostato al rialzo, a patto di non sbilanciare il portafoglio e di rispettare la propria pianificazione finanziaria...no, meglio farlo su strumenti del risparmio gestito, questa si e' una strategia che paga nel medio lungo termine.
Voglio lasciare un’eccezione per il "faccio da me": si tratta dell’investimento in titoli obbligazionari. Se avevamo un bond che offriva un buon tasso di rendimento e poi i tassi di interesse sono saliti, allora ha un senso comprarne ancora. In questo modo riducendo il costo di carico del titolo incrementeremo il rendimento medio dell'investimento.
Inoltre il prezzo dell'obbligazione tenderà a crescere con il passare del tempo e con l'avvicinarsi alla sua data di scadenza in modo fisiologico e naturalmente matematico e questo metterà al riparo dal rischio di ulteriori crolli delle quotazioni.
Ma ribadisco: mediare il prezzo di carico degli strumenti di risparmio gestito consente di evitare inutili concentrazioni del rischio e di mediare su un paniere molto diversificato di titoli...non su un solo titolo, che magari e' proprio quello (sfortuna, chiamatela come volete) che fara' decisamente molto peggio del suo mercato di riferimento!
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