Non c'è pianificazione senza polizze vita!

I prodotti di investimento assicurativo (quindi non parliamo ovviamente del ramo danni…), ed in special modo le polizze vita a contenuto finanziario, sono ad oggi tra gli strumenti più efficienti per la pianificazione sia patrimoniale, sia finanziaria che successoria.
I benefici fiscali risiedono nell’effettivo differimento di imposta rispetto all’investimento in titoli e fondi e le prestazioni corrisposte ai beneficiari non scontano le imposte di successione e donazione.
Offrono, inoltre, vantaggi in termini di semplicità operativa (switchs diretti tra fondi di case di gestione diverse, e compensazione tra minus e plusvalenze) e di flessibilità (riscatti totali o parziali, modifica dei beneficiari, utilizzo come garanzie per eventuali affidamenti).
Trova anche applicazione uno specifico regime in termini di responsabilità patrimoniale, in quanto le somme dovute dalla compagnia ai beneficiari e/o contraenti non possono essere oggetto di azioni esecutive o cautelari.
Inoltre, le azioni revocatorie e/o di riduzione /restituzione (in caso di lesione di quote di legittima) possono essere fatte valere soltanto sui premi pagati e non sui rendimenti ottenuti.
Nei prodotti assicurativi a contenuto finanziario è fisiologico che il contraente/assicurato si accolli il rischio finanziario derivante dall’oscillazione del valore degli assets, mentre il rischio assicurativo deve comunque rimanere in capo alla compagnia, per quanto minimo possa essere.
Quando mancano questi elementi fondamentali (traslazione del rischio alla compagnia e controllo di questa sugli attivi di polizza), i prodotti dovrebbero essere riqualificati come prodotti finanziari.
Devono, per esempio, essere valutate con molta cautela quelle polizze “esotiche” nelle quali vengono conferiti beni illiquidi e diversi dagli assets finanziari quali immobili, opere d’arte e proprietà intellettuali, dove la compagnia non può avere nessun controllo sugli attivi sottostanti di polizza.
Nel caso delle unit linked, anche loro efficaci ai fini successori e fiscali, questi sono prodotti indicati per lo più per profili bilanciati-dinamici, per investitori desiderosi di garanzie supplementari, ma desiderosi inoltre e comunque di essere diversificati e presenti sui mercati finanziari globali, grazie appunto a portafogli estremamente personalizzati.
Questa soluzione, inoltre, garantisce l’ottimizzazione fiscale: il patrimonio è esente da imposte sul capital gain (se non al momento del riscatto) per tutta la durata del contratto, esenzione che può diventare definitiva nel caso di trasmissione al beneficiario.
Ed infine, come detto sopra, consente di rafforzare la protezione del patrimonio nelle ipotesi di aggressione giuridica su quest’ultimo.
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