Value o Growth?
I titoli "value" dovrebbero essere preferiti quando l'economia di una nazione ha raggiunto il picco di crescita oppure si avvia in recessione: si identificano con price earnings e price books bassi.
I titoli "growth" sarebbero invece piu' adatti per le fasi di forte crescita economica: si identificano con price earnings e price books alti.
Il price earning (P/E) e' il rapporto tra prezzo dell'azione e gli utili che essa produce.
Il price book (P/BV) e' il rapporto tra prezzo dell'azione e valore di bilancio del titolo.
Inoltre, i titoli value erogano costanti ed interessanti dividendi, di solito sottovalutati dal mercato (e' lo stile tipicamente alla Warren Buffet), e rappresentano settori solidi e maturi.
I titoli growth sono invece identificabili con alti tassi di crescita, si rifinanziano con gli utili, non erogano dividendi ed appartengono a settori in fase fortemente espansiva.
Faccio un esempio su due fondi abbastanza noti:
il Morgan Stanley Global Brands, gestito in stile value, e l'Amundi Equity Euroland Small Cap, gestito in stile growth...non a caso non hanno una forte correlazione tra loro (0,68) (stiamo comunque parlando di due fondi azionari).
Su quali fondi allora investire? Per i prudenti privilegiare i value che sono meno volatili (il Morgan Stanley ha volatilita' 14) e per i dinamici privilegiare i growth (l'Amundi ha volatilita' 20,54).
In realta', su un portafoglio diversificato ed equilibrato andrebbero introdotti entrambi gli stili di gestione, proprio per l'effetto decorrelativo/diversificativo che si sviluppera' nel tempo.
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