Correzione dei mercati?...Normale!!!
Ma non è sorprendente come nei telegiornali nostrani (ma anche esteri) gli speakers accreditati o meno trattino le correzioni dei mercati come delle catastrofi naturali ed irrimediabili?
Parlano di "miliardi bruciati in una giornata" (che espressione fuorviante per un normale risparmiatore), e quando i mercati risalgono e recuperano più dei valori precedenti tacciono...eh beh certo...che notizia è???
Parlano di turbolenze e volatilità perchè la paura fa più notizia, fa piu' "share".
Ma sarà mica educazione finanziaria questa...
Disordini geopolitici, brent in caduta libera, importante società che fa default, declassamento del rating di una nazione, qualsiasi altro argomento che possano sfruttare per fare notizia.
In realtà, molte volte, sono loro stessi che contribuiscono a buttare benzina sul fuoco, con una modalità comunicativa atta in primis ad aumentare la suspense o, come dicono gli esperti di marketing, l'"hype"....(i Public Enemy anni fa avvertivano rappando.....dont believe the hype...)!!!
Tutto questo vociare però può impedirci di pensare con lungimiranza e strategia.
L'ultima cosa che bisognerebbe fare è prendere decisioni finanziarie basate sul panico e sulla paura.
In media, dal 1900 ad oggi, c'e' stata sui mercati azionari una o piu' correzioni (+ o - grandi) ogni anno.
Tanto per capirci...se oggi avete 40 anni e un'aspettativa di vita di 80 anni preparatevi a convivere mediamente con altre 40 correzioni...a prescindere se sarete investiti o meno.
Le correzioni sono una delle componenti ordinarie dell'investimento, è per questo che io comunico sempre ai miei clienti il Var (value at risk) del portafoglio ma anche delle singole componenti, onde conoscere ex ante le potenziali correzioni che potremmo avere...e prendere le misure....prima...non dopo.
Inoltre, altro dato rincuorante, la correzione media è durata all'incirca due mesi.
Quando ti trovi nel mezzo è vero...puoi diventare emotivo e vendere....
Quello che successe appena dopo la dichiarazione di pandemia da parte dell'OMS lo scorso 11 marzo 2020 ne è un esempio...correzione violenta e velocissima di quasi tutte le asset classes, non solo dell'azionario.....ne rimase esente l'oro e poco piu',....
Ma oggi, 26 novembre 2020, siamo sopra i massimi del febbraio scorso....fu davvero una ripresa a V come si puo' anche vedere dai grafici......
....il Dow Jones ha toccato i 30.000 punti per la prima volta nella sua storia pochi giorni fa....
Bene hanno fatto gli investitori a mediare durante la correzione (sempre in maniera diversificata ovviamente) ed a non darsela a gambe monetizzando le minus momentanee.
Sul mercato azionario americano negli ultimi 100 anni la correzione media è stata del - 14 % circa ed è stato riscontrato che meno di una correzione su 5 si è tradotta in un mercato orso, un mercato realmente ribassista...cioè: l'80% circa delle correzioni non si trasforma in un mercato orso, che comunque in media dura in maniera estrememente inferiore rispetto ai trends toro rialzisti........il Dow Jones non sarebbe senno' ai massimi storici oggi.....
Articolo del: